Rossella Urru oggi compie 30 anni, ma non festeggerà con i suoi cari, bensì nel deserto dove è prigioniera da 152 giorni.
Da stamattina il web ha organizzato un blogging day, giornata dedicate a Rossella Urru e agli altri italiani rapiti ovunque, ed i messaggi su Twitter, si susseguono numerosi e calorosi. La notte del 23 ottobre, in un campo profughi di Rabouni, la volontaria di Samugheo, cooperante del Cisp( comitato per lo sviluppo dei popoli) è stata rapita, insieme a due spagnoli, Enric Gonyalons e alla dottoressa madrilena Ahinoa Fernandez Rincon. L’agguato è stato effettuato da terroristi vicini ad Al Qaeda.
È passato tempo e non si hanno notizie di cosa stia avvenendo, tranne la falsa notizia della liberazione di Rossella Urru, diffusa il 3 marzo scorso, dall’emittente del Qatar, Al Jazeera. A questa notizia, è seguita preoccupazione maggiore, soprattutto nella famiglia. Anche perché il ministero degli Affari esteri non confermava l’ufficialità della notizia. Si è so saputo, che Rossella era nelle mani di un mediatore, forse italiano. Ma poi le notizie sono terminate ed è calato il silenzio.
Arrivano solo notizie circa la diffusione sempre maggiore di Al Qaeda scissa dall’Aqmi, cioè Al Qaeda del Maghreb islamico, vicino al deserto del Sahel.
