Domenico Condello, tra i 30 latitanti più pericolosi d’Italia e ricercato dal 1990, era protetto da una cellula che il Ros di Reggio Calabria hanno smantellato. Sono state infatti arrestate diciotto persone con l’accusa di associazione mafiosa.
Tra queste, la convivente del Condello, Margherita Tegano, due cugine del latitante, Caterina e Giuseppa Condello, e Giuseppa Santa Cotroneo, Maddalena Martino e Mariangela Amato, figure principali, secondo i carabinieri nella cosca.
Giuseppa Santa Cotroneo è la suocera dell’ultimo padrino, Domenico Condello, che secondo il pentito Paolo Jannò, è responsabile di aver nascosto armi e favorito anche la latitanza di altri capi boss. Otto in totale le donne che davano sostegno alla ‘ndrangheta reggina.
L’operazione di questi giorni, prosegue quella iniziata nel 2011, con il nome di Reggio-Nord, che già aveva portato ad individuare alcuni interessi economici della cosca, e a bloccare la nota struttura turistica, villaggio-discoteca Il Limoneto, intestata però a soggetti non affiliati, apparentemente. Domenico Condello deve scontare la condanno all’ergastolo.