Il Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, presieduto da Silvano Vinceti, ha promosso una campagna per la raccolta di 100 mila firme con l’obiettivo di riportare la Gioconda in Italia.
L’iniziativa rimarrà attiva per sei mesi e sarà rivolta a tutti i cittadini interessati ad ammirare in Italia questo straordinario capolavoro del genio italiano, come ha dichiarato lo stesso Vinceti in una conferenza stampa organizzata nell’ex convento di Sant’Orsola a Firenze, luogo in cui sta dirigendo gli scavi per il recupero delle spoglie di Losa Gherardini Del Giocondo, la modella che, secondo le indicazioni fornite dal Vasari, sarebbe stata la musa ispiratrice di Leonardo.
La petizione sarà rivolta al ministro per i Beni e le attività culturali italiano, al ministro della Cultura francese e al direttore del museo del Louvre e le firme saranno raccolte tra i parlamentari alla Camera dei Deputati e al Senato. I firmatari dell’appello chiedono che la Monna Lisa leonardiana possa restare alla Galleria degli Uffizi almeno una ventina di giorni, oppure, in alternativa, possa essere esposta a Palazzo Vecchio o in Palazzo Medici Riccardi.
Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, ha fatto però sapere di non essere stato informato dell’iniziativa e ha puntualizzato di non volersi assumere alcuna responsabilità circa l’esposizione del celebre dipinto nel suo museo. ”La Gioconda agli Uffizi? – ha puntualizzato Natali – personalmente non la voglio, neppure per un’esposizione di pochi giorni. E’ un’opera-simbolo dell’arte, che non va mossa dal Louvre, non può correre alcun rischio”.
La campagna per il rientro, anche se solo temporaneo, della Gioconda in Italia avrà anche una grande visibilità su Internet e sui principali social network, primo fra tutti Facebook, e ha due adesioni simboliche, quelle delle principesse fiorentine Irene e Natalia Guicciardini Strozzi, discendenti di un ramo della famiglia Gherardini Del Giocondo, quindi parenti alla lontana di Lisa Gherardini del GIocondo. All’iniziativa hanno dato la loro adesione anche gli enti locali.