Oggi scatta la libertà fiscale.
Come ogni anno, l’Associazione Artigiani Piccole Imprese di Mestre ha infatti calcolato il giorno in cui il lavoratore cessa di lavorare per pagare tasse e contributi allo Stato ed inizia a lavorare per se stesso.
Nel 2011, questo giorno giunge proprio oggi, 5 giugno. E’ stato definito “tax freedom day”, secondo una terminologia e una nomenclatura ereditate dalla tradizione liberista anglosassone, che non ha mai visto di buon occhio la pressione fiscale sui cittadini.
Come ogni anno, l’Associazione Artigiani Piccole Imprese di Mestre ha infatti calcolato il giorno in cui il lavoratore cessa di lavorare per pagare tasse e contributi allo Stato ed inizia a lavorare per se stesso.
Nel 2011, questo giorno giunge proprio oggi, 5 giugno. E’ stato definito “tax freedom day”, secondo una terminologia e una nomenclatura ereditate dalla tradizione liberista anglosassone, che non ha mai visto di buon occhio la pressione fiscale sui cittadini.
Per i lavoratori autonomi si sono quindi resi necessari, analogamente a quanto è avvenuto nel 2010, 155 giorni per pagare le imposte, che sono 40 giorni in più rispetto al dato registrato nel 1980.
Se la festa per i lavoratori autonomi inizia oggi, i lavoratori dipendenti per festeggiare la “libertà fiscale” dovranno ancora aspettare un po’.
Un impiegato, con moglie e figlio a carico, lo scorso anno doveva lavorare fino al 23 giugno per cominciare a disporre liberamente dei propri soldi, mentre quest’anno dovrà aspettare il 24 giugno. Sorte analoga tocca all’operaio medio, sempre con moglie e un figlio a carico, che dallo scorso anno a quello in corso ha dovuto versare al fisco il proprio stipendio per un giorno in più: il suo giorno della liberazione dalle tasse, che si è celebrato prima di quello dell’impiegato, si è spostato dal 5 al 6 maggio.
E’ il terzo anno consecutivo che per il lavoratori dipendenti la data di liberazione dalla pressione fiscale scatta più in avanti.