Finisce così quello che per la as Bari è stato un anno da dimenticare.
Deludente sia per l’aspetto tecnico che nei risultati raccolti durante la stagione; finita appunto, nonostante l’ultima giornata ancora da disputarsi, perchè per i tifosi della squadra della nostra città il derby è la giornata più significativa del campionato. Disputato nella penultima giornata, rappresenta un momento di tale patriottismo che nei casi peggiori, come il 15 maggio scorso, comporta la dimenticanza dell’essere persone civili. E’ bastato un risultato negativo (che ha permesso ai rivali di sempre la salvezza e la permanenza nella serie massima), a far scatenare nei tifosi biancorossi un profondo senso di invidia, umiliazione e rabbia nei confronti degli avversari.
Ed ecco come una piacevole partita della domenica, si trasforma in un vera e propria guerriglia, iniziata dapprima sugli spalti della curva nord con lanci costanti di petardi e sediolini sdradicati dalle postazioni , successivamente travolgendo la tribuna est dove, dopo aver scavalcato le barriere di protezione, gli scoppi continuavano costantemente in mezzo agli spettatori piu’ pacifici. Il vandalico spettacolo si è spento nei parcheggi esterni della struttura, degenerato in tafferugli e vergognosi cori offensivi che son stati pacati solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine.
La Digos, è all’opera per individuare i colpevoli degli atti vandalici, si parla in effetti di tre denunce e sei arresti, resoconto ad ogni modo momentaneo e destinato ad aumentare.
Articolo a cura di Alberto Campanella