Puntare sui giovani sarà quasi una necessità per il Bari del futuro. Tanti i prospetti interessanti in giro per l’Italia monitorati dal club biancorosso: Bellomo, Galano, Marotta e Albadoro su tutti.
E poi Francesco Grandolfo, attaccante passato in poche settimane dalla primavera di Pietro Maiellaro al derby con il Lecce. Gli addetti ai lavori sono pronti a scommettere su questo giovane talento e lo stesso Bortolo Mutti vede in lui il centravanti del futuro del Bari. “Per me barese è stato come vivere un sogno – rivela Grandolfo -. Non pensavo neanche io di avere un impatto così positivo. Resta il dispiacere per la sconfitta, ma resta un’esperienza indimenticabile”.
Ad impressionare è stata soprattutto la personalità mostrata in campo. “Le gambe non tremavano. Ho seguito i consigli dei compagni più esperti – prosegue -, mi ripetevano di giocare con semplicità. Poi non dimentico le parole di mister Maiellaro, da ex attaccante mi ha spiegato i trucchi del mestiere. L’esordio in serie A lo condivido anche con chi mi ha aiutato a crescere in questi anni, mi riferisco a Loseto, De Trizio e Cannone”.
Bortolo Mutti a fine gara lo ha paragonato al laziale Floccari. “Un attaccante che mi piace e che seguo da tempo – spiega -, ringrazio il mister per il complimento. Io però mi rivedo in Gilardino, soprattutto per il modo di muoversi in campo, cercare il goal e aiutare la squadra nello sviluppo della manovra. Mi ritengo una prima punta, ma all’occorrenza non ho problemi a giocare più lontano dalla porta”. Con il Bologna, ultimo atto del campionato, non è escluso un suo utilizzo dal primo minuto. “Magari – esclama Grandolfo -. Io proverò a dare il massimo in allenamento per mettere in difficoltà il mister nelle scelte”.
Su di lui pare abbiano messo gli occhi le due squadre di Manchester. “Non posso che esserne orgoglioso. Un’esperienza all’estero in futuro non mi dispiacerebbe, non a caso sto studiando l’inglese. Il mio sogno però è indossare la maglia biancorossa anche il prossimo anno, sarebbe davvero il massimo per un barese come me”.
Scontato dire che in serie B servirà gente esperta e di categoria, ma guai a sottovalutare la voglia e l’entusiasmo della linea verde.
fonte – leggo.it