Grandi nuove per i pensionati!
Tasso agevolato per prestiti contro cessione del quinto Inps tramite la specifica convenzione INPS, stipulata dall’ente con primari istituti di credito, tra cui menzioniamo i più rilevanti: IBL Banca, Intesa San Paolo, Santander.
La cessione del quinto INPS da l’opportunità ai pensionati di avere dei prestiti ad un tasso agevolato, attorno al 4% di spread.
Lo spread varia in dipendenza dell’età e del sesso del pensionato e, ovviamente, della banca prescelta.
La cessione del quinto INPS copre anche i pensionati di tutti gli enti previdenziali da poco unificati alla stessa Inps, che enumeriamo a beneficio dei loro assistiti:
ex-INPDAP
EPPI
ENASARCO
ENPALS
CNPR
IPOST
INPDAI
ENPAM
Da un’analisi è stato indicato che in Italia una quantità sempre superiore di ultra sessantacinquenni si ritrova nel bisogno di chiedere un prestito per fronteggiare numerose necessità, che si concretizzano dalla semplice ristrutturazione di casa al sempre più frequente aiuto ai propri figli e nipoti, non raramente con contratti di lavoro a progetto.
Per tal motivo in questi anni, numerosi pensionati si sono rivolti al credito al consumo, incontrando non di rado differenti tipi di problematiche, tra cui, assiduamente, tassi d’interesse al limite del consentito.
Fortunatamente, già da qualche anno, in caso di necessità, anche i percettori di pensione, oltre ai lavoratori privati, pubblici e statali, possono richiedere nuova liquidità grazie alla cessione del quinto Inps.
Benefit Cessione del Quinto Inps
Con la cessione del quinto Inps, si può avere un prestito che si può pagare con rate fino a 120 mesi, con quattro benefit:
1. Rate costanti (ogni mese si paga la stessa somma, senza sorprese)
2. Non occorre aprire nessun conto corrente ex novo
3. Tasso fisso
4. Trattenuta diretta sulla pensione (nessun bollettino, niente bonifici e).
La convenzione riporta quanto segue:
“Con determinazione del Presidente n. 76 del 5 aprile 2013, è stato approvato il nuovo schema di convenzione tra l’Istituto e i soggetti (Banche ed Intermediari finanziari) provvisti dei requisiti di legge ivi indicati, finalizzata alla concessione di prodotti di finanziamento a pensionati INPS.
L’iniziativa è volta a garantire l’accesso ai finanziamenti da parte dei pensionati, assicurando la massima qualità del servizio e la possibilità di ottenere le migliori condizioni di mercato.”
Ottenere una cessione del quinto Inps attraverso le Banche che hanno aderito alla convenzione è molto conveniente, giacché il risparmio conseguito sugli interessi è elevato.
In questo modo il pensionato, a parità di cifra richiesta, si ritroverà a saldare una rata molto più leggera, raffrontata a quella che avrebbe rivolgendosi a istituti di credito non convenzionati.
Fra le molte gamme di prestito che la piazza creditizia propone in questo periodo, il pensionato si ritrova di solito a non sapere quale preferire, perché non comprende quale sia il più adatto alle proprie esigenze.
La cessione del quinto INPS è stata individuata proprio per semplificare questo tipo di decisione, i vantaggi che implica sono molti:
opportunità di richiesta accordata pure ai cattivi pagatori e a coloro che hanno ulteriori prestiti in ammortamento
opportunità di finanziare cifre consistenti (superiori ai prestiti personali)
nel caso di dipartita prematura il debito viene estinto da un’assicurazione (cosicché non ricade sui congiunti)
trafila di richiesta semplificata (servono unicamente un documento d’identità, il tesserino sanitario ed il cedolino della pensione)
non è necessaria nessuna garanzia
nessun aggravio di pagamento rata
opportunità di contattare istituti di credito convenzionati.
Allo scopo di aderire a questa tipologia di convenzioni è possibile consultare il sito web: “Creditoinconvenzione.it “.
Come ha segnalato pure Il Sole 24 ore, in questi ultimi anni lo sviluppo delle domande di cessione del quinto Inps è particolarmente incisiva.
Per richiedere una cessione del quinto Inps, tramite istituti di credito convenzionati, è bastante avere un trattamento previdenziale INPS, o equiparato, e non avere valicato i settantacinque anni anagrafici.