Home Tags Posts tagged with "goal"

goal

Si parte con l’uno a zero per gli spagnoli. Sul piano del tifo no c’è partita. Danzica, a poco più di una giornata dal fischio d’inizio della partita tra la squadra italiana e le furie rosse spagnole prevista domani alle diciotto, è colorata di rosso.

Tifosi del Barca, del Real, dell’Atletico Madrid o dell’Athletic Bilbao, non cambia nulla: baschi, catalani o castigliani, la Spagna unisce. Il centro di della città polacca è trapiena di tifosi iberici, e tutti rigorosamente con la maglia della Seleccion addosso. Tutti uniti per tifare i campioni d’Europa e e campioni del Mondo in carica.

Niente maglie azzurre, lungo le strade che costeggiano il fiume della città è un trionfo di maglie e bandiere spagnole, con al massimo qualche italiano in borghese con la maglia della Juve o dell’Inter, ma spesso sono i polacchi a indossarle.

I bookmaker hanno fatto i loro conti e a Euro 2012 le favorite sono due. Favorite che, secondo le quote, saranno le protagoniste della finale.

Le quote sono uguali sia per la Spagna, campione d’Europa in carica e campione del mondo, sia per la Germania, prima alternativa alle Furie Rosse, quotate nella finale dell’Olympic Stadium di Kiev a 7,50.
Il ruolo di terzo incomodo spetterebbe all’Olanda.

Doppia cifra per trovare l’Italia, che non è tra le favorite, ma non è esclusa a priori dalla possibilità di arrivare in finale. Gli azzurri contro la Spagna sono a dati 12,00, mentre per un match con la Germania si arriva 15,00.

Una replica della finale del 2000 con la Francia, si gioca 40 volte la posta, e la quota aumenta di poco per Inghilterra-Italia, data a 45,00. Per chi poi volesse puntare su un finale a sorpresa, giocate su Italia contro Polonia data a 75,00, oppure su Danimarca contro Francia, che pagherebbe 150 volte la somma giocata. Insomma potrebbero non mancare le sorprese.

Considerando ciò che successe alla vigilia del mondiale tedesco, quando l’Italia iniziò l’avventura nel bel pieno di uno scandalo legato alle scommesse, le parole di Gerard Piqué che ritiene la squadra guidata da Prandelli ancora più pericolosa quando arriva a una grande manifestazione sull’onda di uno scandalo non sono da sottovalutare.

L’allarme che Piqué lancia per gli spagnoli insomma non è fuori luogo. Per il difensore del Barcellona e delle Furie Rosse gli Azzurri sono rivali pericolosissimi ed essendo una delle migliori squadre d’Europa sono tra coloro che lotteranno per il titolo.

Piqué della squadra italiana teme in particolare Balotelli e Pirlo: dal suo punto di vista il primo è in grado di vincere una partita da solo, mentre il secondo è il classico giocatore che ti può far vincere i campionati.

Cesare Prandelli ha un dubbio per la partita di esordio di domenica prossima contro la Spagna: un dubbio che si chiama Daniele De Rossi. Il ct dell’Italia vorrebbe schierare il calciatore della Roma in una difesa a tre, vista la pesante assenza per infortunio di Andrea Barzagli. C’è qualche indecisione, infatti, da parte di Prandelli nell’utilizzare Ogbonna dal primo minuto.

Così nel caso in cui De Rossi dovesse giocare in difesa con Bonucci e Chiellini, a centrocampo ci sarebbe un altro problemino per chi dovrebbe accompagnare Pirlo e Marchisio, visto che in ballottaggio ci sarebbero Montolivo e Thiago Motta.

Sugli esterni, invece ci sarebbe spazio per Maggio e Giaccherini, benché il primo deve recuperare un problemino fisico. L’unico reparto che non presenta problemi è l’attacco: Balotelli e Cassano senza ombra di dubbio.  E Buffon in porta, naturalmente.

Gary Laineker, ex calciatore inglese, diceva che il calcio è un gioco che si gioca undici contro undici e alla fine vince sempre la Germania.

Sarà così anche a questo Europeo?

D’altro canto la squadra tedesca ha ben figurato anche all’ultimo mondiale e quando c’è un match cruciale in mezzo c’è sempre a giocarsela.

Ora i tedeschi di Joachim Löw arrivano all’appuntamento con gli Europei 2012 presentando pure la squadra più giovane del lotto partenti, con una tradizione che racconta di come negli ultimi dieci anni a Europei e Mondiali si siano arresi solo una volta prima delle semifinali.

Tanto per ricordare: 2 secondi posti (Mondiali 2002, Europei 2008) e 2 terzi posti (Mondiali 2010, Mondiali 2006).

Inoltre i tedeschi hanno il record ancora imbattuto delle vittorie continentali: tre volte addirittura (1972, 1980 e 1996). Record che potrebbe essere eguagliato in caso di vittoria di Spagna o Francia.

Miroslav Klose, il bomber in forza alla Lazio, desidera ardentemente una vittoria sul Portogallo, squadra che la sua Germania incontrerà sabato prossimi al debutto agli Europei.

L’attaccante è più che ottimista sulle possibilità della Nationalmannschaft a Euro 2012. Ha recuperato dall’infortunio e si candida a un ruolo da titolare nella partita di esordio.

Inoltre avverte una sensazione molto positiva, ritenendo la sua formazione una squadra molto bene preparata e attrezzata da diversi supergiocatori.

Tutto quello che vuole sono i tre punti in conclusione. Tre punti che sarebbero più di un regalo per il suo trentaquattresimo compleanno, che cade proprio sabato prossimo. Un bel modo di festeggiare anche la sua presenza in nazionale: Klose ha esordito undici anni fa.

Mentre la nazionale dell’Irlanda, da lui allenata, si riposa a Gdansk, nel nord della Polonia, dopo la partita Budapest in amichevole contro l’Ungheria, Giovanni Trappattoni scherza ma non troppo sulla sua età.

Risponde di essere un giovane di 73 anni ai giornalisti che gli fanno notare che a questi Europei Trapattoni batterà un nuovo record. L’allenatore italiano diventerà il tecnico più anziano della storia del torneo. E ciò accadrà il dieci giugno quando l’Irlanda affronterà la Croazia.

Allo stadio comunale di Poznan, in quella partita, il Trap avrà 73 anni e 85 giorni e potrà così superare il record che la momento appartiene a Otto Baric, ottenuto a Euro 2004. Il trainer austriaco aveva da poco superato i settantun anni in occasione della gara tra la sua Croazia e l’Inghilterra.

Nonostante la botta avuta con la sconfitta contro la squadra russa, il Ct della nazionale di calcio italiana Cesare Prandelli appare sereno e tranquillo. L’allenatore è ancora ottimista e convinto sul futuro della spedizione azzurra, tuttavia sa di avere cinque incognite.

La mancanza di esperienza è la prima incognita di questa nazionale: le vittorie la esaltano, ma le sconfitte deprimono. Poi esiste la sterilità dell’attacco che non riesce a segnare.

Altra grossa incognita riguarda il modulo: Prandelli ha lavorato per due anni in una direzione e adesso, a meno di una settimana dall’esordio, è costretto a cambiare assetto in campo. Poi abbiamo il ritardo della preparazione dovuto al terremoto in Emilia che ha costretto la squadra a rinunciare al test con il Lussemburgo.

Ma soprattutto c’è l’inchiesta relativa alle scommesse a suscitare malumori.

Il solo vantaggio che la nazionale sembra avere è quello di non aver mai perso con Prandelli una partita vera. Vedremo tra pochi giorni il risultato.