Dal primo gennaio 2013 prenderà piede l’adeguamento tariffario sulla rete di autostrade per l’Italia pari al 3,47%, lo riferisce una nota di Autostrade per l’Italia. Nella nota si legge infatti: “In attuazione di quanto disposto dall’art. 1 della legge n. 122/2010 le tariffe autostradali includono a titolo di integrazione chilometrica a beneficio dello Stato 6 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e 18 millesimi di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5. Nel periodo 1 ottobre 2011- 30 settembre gli investimenti sulla rete sono stati pari a 1,2 miliardi di euro, confermando il ruolo di Autostrade per l’Italia quale primo investitore privato del Paese nel campo delle infrastrutture. Relativamente agli impegni previsti in convenzione, la società ha realizzato investimenti complessivi per un importo superiore a 8 miliardi di euro, determinando il potenziamento di 360 chilometri di rete. Le concessionarie controllate Raccordo Autostradale Valle d’Aosta e Tangenziale di Napoli applicano la formula di adeguamento tariffario che include l’inflazione programmata, la componente di riequilibrio e il fattore di remunerazione degli investimenti, oltre al fattore qualità”.
“Alla Società Autostrade Meridionali – si legge inoltre nella nota – non è stato riconosciuto alcun incremento tariffario per effetto della scadenza della concessione al 31 dicembre 2012. La società Traforo del Monte Bianco – conclude Autostrade – che ha un diverso regime convenzionale in base ad accordi bilaterali Italia-Francia, applicherà dal primo gennaio 2013, in ottemperanza a quanto deliberato dalla Commissione Intergovernativa, un aumento pari al 5,01% complessivo, relativo per il 2,61% alla componente inflattiva e per il 2,40%, in conformità alla Dichiarazione congiunta del 3 dicembre 2012 dei competenti Ministeri italiano e francese, con destinazione ancora da individuare a livello governativo”.