Buon anno Sarajevo è un film drammatico diretto da Aida Begic. I protagonisti della pellicola sono due giovani: Rahima e Nedim, sorella e fratello, che vivono a Sarajevo.
Dopo aver vissuto un’adolescenza punk, terminata la guerra in Bosnia, che gli ha portato via i genitori, Rahima vuole evitare di perdere la custodia del fratello, di cui si occupa fin da quando sono rimasti orfani di entrambi i genitori.
In Buon anno Sarajevo Rahima è costretta a lavorare sottopagata in un ristorante gestito da un personaggio disonesto, mentre Nedim frequenta ancora la scuola. Un giorno il ragazzo, che ha un carattere inquieto e tenebroso, durante una rissa con dei compagni, distrugge il cellulare di un ragazzo, figlio di un uomo potente.
Rahima, che si è avvicinata alla religione islamica e per questo ha deciso di indossare il velo, vorrebbe risolvere la cosa in maniera pacifica, ma da quel momento si susseguono una serie di eventi che le faranno scoprire che suo fratello conduce una doppia vita, di cui lei è allo scuro. Tra il lavoro come cuoca irregolare e le difficoltà legate alla sua recente conversione religiosa, la giovane donna rischia di perdere la custodia del fratello, coinvolto in alcuni giri poco raccomandabili.