Una donna irachena, madre di cinque figli, è stata uccisa dopo essere stata massacrata di botte da alcuni, sconosciti, perché creduta una terrorista islamica.
Il movente della violenta aggressione potrebbe essere quindi di natura xenofoba, gli inquirenti hanno anche trovato un biglietto vicino al corpo della vittima che intimava la donna a tornare nel suo paese, perché una terrorista.
Anche la settimana prima, racconta la figlia diciasettenne, avevano trovato un biglietto simile, che diceva che quello non era il loro paese che doveva andare via. La madre non aveva dato peso all’episodio e aveva creduto a uno scherzo di cattivo gusto.
Haima Alwadi, questo il nome della giovane donna uccisa, viveva negli Stati Uniti da quasi vent’anni, si era trasferita con la sua famiglia in California a metà degli anni ottanta.
La polizia che indaga sul caso, non parla di crimine a sfondo razziale, ma pensa che sia solo un episodio isolato che non desta preoccupazione per le migliaia di stranieri di origine araba che vivono negli stati Uniti.
