Arriverà in Italia il 26 agosto, distribuito da Bolero, “Student Service”, film francese che analizza il fenomeno, purtroppo in costante aumento, della prostituzione studentesca, quella cioè praticata da ragazze e ragazzi che, per pagarsi gli studi e permettersi qualche capriccio in più rispetto ai loro coetanei, si offrono per sesso a pagamento.
La pellicola di Emmanuelle Bercot è tratta da “Mes cheres Etudes”, un romanzo autobiografico che narra la storia vera una ragazza di diciannove anni che, nel 2008, ha deciso di raccontare la sua drammatica esperienza.
La protagonista del film, Laura, interpretata da Deborah Francois, è una studentessa normale, con famiglia e amici, che, pur potendo contare su un piccolo lavoretto part-time, si trova a vivere un periodo di grave crisi economica, che la vede costretta, per disperazione, a rispondere ad un annuncio su Internet. E la risposta all’annuncio ci sarà: sarà un uomo di 50 anni, Joe, che chiede la compagnia di una donna molto giovane ed è pronto a pagarla anche 100 euro all’ora. Per la necessità, e forse anche per amore del denaro, Laura rinuncia alla propria dignità.
“Student Service” è quindi un film di denuncia, che ritrae ragazze disperate e la loro storia, in una realtà in cui, per vivere, si è spesso costretti a scendere a compromessi difficili. Quanto la prostituzione studentesca, maschile e femminile, rappresenti un fenomeno in preoccupante crescita, è dimostrato da alcuni dati pubblicati proprio dopo la proiezione del film: secondo un’indagine condotta nel 2006, in Francia, su 2 milioni e duecentomila studenti, se ne prostituiscono almeno 40 mila. Anche altri paesi europei non sarebbero immuni dal fenomeno: secondo un’indagine condotta nello stesso anno, in Italia un annuncio di incontri privati su quattro è pubblicato da uno studente, mentre in Germania un giovane tedesco su tre sarebbe pronto a vendersi per pagarsi le spese e almeno il 4% ha giù vissuto questa esperienza.